Organicismo e meccanicismo sono due opposte
concezioni dell’universo e delle cose in generale. Nel caso
dell’organicismo, l’universo e tutte le sue componenti sono
concepiti come un unico organismo, nel quale ciò che riguarda un
singolo fatto si ripercuote in tutto il sistema. Nel meccanicismo,
invece, si teorizza che ad ogni evento corrisponde un’unica causa
specifica e che l’universo funziona come una macchina nella quale il
tutto si riduce a parti in movimento,
Non è però da pensare che le due concezioni si precludano l’una
all’altra, perché tra i primi filosofi alcuni ricorrono sia
all’organicismo che al meccanicismo per spiegare fenomeni diversi
della realtà.
E’ il caso di Talete, che ci trasmise quella visione
organicistica dell’ universo che è tuttora conosciuta come
“ilozoismo”, ma che al contempo elaborò una spiegazione dei fenomeni
sismici di chiaro carattere meccanicistico, ritenendo che fossero
causati da sussulti dell’acqua che fanno necessariamente tremare la
terra che vi galleggia sopra.
Il secondo dei milesii, Anassimandro, identifica l’archè
nell’ apeiron (indefinito), che è quindi l’intima essenza in cui e
per cui tutte le cose esistono e hanno vita, ma per spiegare i
fenomeni relativi ai corpi celesti e alla terra elabora il primo
modello meccanico del cosmo.
Meccanicisti sono sicuramente i Pitagorici quando affermano
che l' universo è regolato da leggi precise, senza le quali non si
potrebbe comprendere nulla, e ancor più quando studiano il movimento
dei pianeti, che secondo loro si muovono lungo orbite ben definite,
causando un suono armonioso che però non può essere da noi distinto
in quanto siamo abituati a sentirlo sin dalla nascita.
Molto particolare è la posizione di Empedocle, che si
distingue per una visione organicistica del cosmo visto come un
tutto vivente e un tutto senziente per nulla diverso dall’organismo
umano, costituito dalla combinazione delle quattro “radici” (fuoco,
terra, aria, acqua), che sono gli elementi primi delle cose. Le
quattro radici non sono elementi chimicamente semplici nel
significato moderno perché, ad esempio, per acqua Empedocle intende
tutti i liquidi e anche i metalli per la loro fusibilità, ma
nell’idea che ogni cosa particolare sia formata dai quattro elementi
combinati in proporzione fissa e determinata si può vedere
un’anticipazione della chimica.
Il meccanicismo di Empedocle è evidente in biologia nella
spiegazione della respirazione, che avviene per analogia con il
funzionamento della pipetta per travasare i liquidi da un recipiente
all’altro, e nell’idea che l’evoluzione dei viventi e la
combinazione delle radici che dà origine alle cose sono affidate al
caso e alla necessità, senza alcun finalismo preordinato. In questo
Empedocle può essere considerato un anticipatore delle idee di
Democrito.
Democrito fu il maggior esponente del meccanicismo nel mondo
classico: Infatti con la sua teoria dell’ atomismo affermò che tutta
la materia fosse composta di atomi, particelle indivisibili che si
uniscono e disuniscono casualmente andando a formare le varie cose.
Malgrado questa sua teoria, per altro molto all’ avanguardia e
ripresa poi nel ‘900, anche Democrito si basò sull’ organicismo
dovendo spiegare le complesse strutture dei viventi e introdusse il
finalismo per comprendere meglio le funzioni degli organismi e i
comportamenti degli animali. Anche per lui non risultò facile
considerare una realtà vivente solo come una macchina.
Dal XVII secolo in poi ci sarà un dominio quasi assoluto del
meccanicismo che verrà ripreso da Galileo (a sinistra) e da Newton
(a destra),
con i quali la scienza ha una svolta epocale facendo propria la
visione meccanicistica della natura in maniera totalizzante fino
alla meccanica quantistica del XX secolo. Questa ha iniziato a
demolire i concetti classici di oggetti solidi e di leggi
rigorosamente deterministiche della natura, mostrando come le
particelle subatomiche non abbiano senso come entità isolate ma
possano essere comprese solo in quanto interconnesse, e recuperando
quindi la fondamentale unità dell’universo che si presenta come una
complessa rete di relazioni tra le varie parti ed il tutto, nella
quale è sempre incluso anche l’osservatore. |