Prima
guerra mondiale
1917: l'entrata in guerra degli Stati
Uniti
La posizione di Wilson riguardo alla guerra mutò decisamente nel gennaio del 1917, quando la Germania annunciò che a partire dal successivo 1° febbraio sarebbe ricorsa alla guerra sottomarina indiscriminata contro le imbarcazioni in arrivo in Gran Bretagna o in partenza da essa, contando in questo modo di poterne piegare la resistenza entro sei mesi. Gli Stati Uniti avevano già ammonito in precedenza che questo genere d'azione violava palesemente i diritti delle nazioni neutrali, così che il 3 febbraio il presidente americano decise di sospendere le relazioni diplomatiche con la Germania, seguito da diverse nazioni dell'America latina. Il 6 aprile gli Stati Uniti entrarono in guerra. Dopo la dichiarazione di guerra alla Germania, il governo degli Stati Uniti organizzò rapidamente una forza di spedizione in Europa al comando. Entro la fine di maggio 175.000 soldati americani erano già dislocati in Francia; sarebbero ammontati a quasi due milioni verso la fine della guerra. La
Russia si ritira
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Sconfitte italiane
Durante i primi otto mesi dell'anno, nonostante le carenze in effettivi,
artiglieria e munizioni, le forze italiane proseguirono gli sforzi per sfondare
le linee austriache sul fiume Isonzo e conquistare Trieste (decima e undicesima
battaglia dell'Isonzo), senza che si producessero risultati di rilievo. L'ultimo
trimestre dell'anno fu invece segnato da una decisa offensiva mossa da nove
divisioni austriache e sei tedesche, sopraggiunte dall'ormai inattivo fronte
orientale: attaccando sulla parte alta dell'Isonzo, riuscirono a rompere le
linee italiane, costringendo il contingente nemico a ripiegare disordinatamente
sul fiume Piave. Nella disastrosa battaglia di Caporetto, oltre alle vittime le
truppe italiane contarono 300.000 prigionieri e quasi altrettanti disertori,
sfiorando la disfatta. Sull'estrema linea del Piave venne fermata la
controffensiva che avrebbe potuto costringere l'Italia alla resa definitiva; in
novembre truppe inglesi e francesi giunsero di rinforzo, mentre Cadorna veniva
sostituito dal generale Armando Diaz.
L'entrata in guerra della Grecia
Vista la situazione di
stallo sul piano delle operazioni militari sul fronte dei Balcani, gli Alleati
esercitarono pressioni sul re Costantino I con l'obiettivo di ottenere la sua
abdicazione. L'invasione della Grecia fu avviata nel giugno del 1917: il monarca
greco rinunciò alla corona in favore del figlio Alessandro e Venizelos assunse
la guida del nuovo governo, dichiarando guerra agli Imperi Centrali il 27
giugno.