Prima
guerra mondiale
1918: La fine del conflitto
Il 3 marzo 1918 la Russia firmò la
pace di Brest-Litovsk, che poneva
ufficialmente fine alla guerra con gli Imperi Centrali in termini decisamente
favorevoli a questi ultimi; il 7 maggio fu la Romania a sottoscrivere la pace:
il trattato di Bucarest sanciva la cessione della Dobrugia alla Bulgaria e
quella dei passi sui monti Carpazi all'Austria-Ungheria, garantendo inoltre alla
Germania concessioni a lungo termine sui pozzi di petrolio rumeni.
Ultime
offensive tedesche
La politica di pacificazione del presidente americano Wilson, riassunta nei
famosi Quattordici punti, aveva come obiettivo il conseguimento di una pace
giusta e indusse gli Imperi Centrali a cessare le ostilità alcuni mesi dopo.
All'inizio del 1918, rendendosi conto della necessità di portare a conclusione
il confronto sul fronte occidentale prima che gli americani potessero
attestarvisi, i tedeschi decisero l'attacco finale che avrebbe dovuto portarli
fino a Parigi. Da aprile a giugno le forze tedesche avanzarono fino a giungere a
60 km da Parigi, ma furono bloccate e, nonostante il successo conseguito nella
seconda battaglia della Marna tra il luglio e l'agosto, furono respinte dalle
truppe alleate.
Tra la fine di agosto e i primi di settembre le forze britanniche e francesi conseguirono una serie di vittorie, obbligando i tedeschi a retrocedere; l'avanzata continuò tra ottobre e novembre costringendo le truppe tedesche a ritirarsi progressivamente da tutto il fronte occidentale. Nel frattempo il governo tedesco tentava di avviare trattative per un armistizio, subito arenatesi però per il rifiuto del presidente Wilson di negoziare con governi non democratici. La disfatta militare ebbe ripercussioni nella situazione politica interna tedesca: la flotta si ammutinò, l'imperatore Guglielmo II abdicò e cercò rifugio in Olanda, mentre in Germania veniva proclamata la Repubblica (9 novembre 1918). Due giorni dopo, la Germania firmava l'armistizio di Rethondes, accettando tutte le condizioni imposte dagli Alleati.
La
guerra nelle colonie
Nel corso di tutto il
conflitto, le scarse forze tedesche presenti nelle colonie in Africa (con la
sola eccezione di quelle di stanza nel Corno d'Africa) furono costrette a cedere
sotto gli attacchi alleati, che si conclusero con la conquista del Camerun,
dell'Africa del Sud-Ovest e dell'Africa Orientale Tedesca. Nel Pacifico, un
contingente anglo-australiano proveniente dalla Nuova Zelanda si assicurò sin
dalle prime fasi del conflitto i territori tedeschi di Samoa, delle Bismarck e
della Nuova Guinea. A loro volta i giapponesi strapparono ai tedeschi il porto
di Qingdao nella provincia cinese dello Shantung nel novembre del 1914 e,
successivamente, le isole Marshall, Marianne, Caroline e l'arcipelago di Palau.