Adda Vojtolovskaja (1902 – 1990)

 

Nel 1934 Adda Vojtolovskaja era una giovane insegnante di storia presso la Scuola Superiore dei Sindacati di Leningrado e stava completando la sua formazione di storica seguendo un dottorato presso l’Istituto di filosofia, letteratura e arte di Leningrado. Era sposata e aveva due bambini piccoli. Suo marito, Nikolaj Karpov, che già in precedenza aveva subito due arresti in quanto membro dell’opposizione, fu arrestato pochi giorni dopo l’assassinio di Kirov. Lei venne immediatamente espulsa dal dottorato, licenziata dal lavoro e mandata al confino a Novgorod, dove in ogni modo poté continuare ad insegnare. Un anno e mezzo più tardi fu arrestata e, dopo sei mesi d’inchiesta, venne condannata a cinque anni di lager per «attività controrivoluzionaria trockista», pena che scontò nell’estremo nord, nella regione di Vorkuta. Nel 1940, scontata la pena, venne obbligata al confino nella città di Vologda. Nel 1944 riuscì, per un breve periodo, a tornare a svolgere la sua professione d’insegnante presso l’Istituto di pedagogia di Rostov sul Don e a completare la sua tesi di dottorato, ma anziché discutere la tesi fu nuovamente arrestata. Siamo nel 1949 ed è in corso la campagna che colpì quasi tutti quelli che erano stati perseguitati negli anni trenta. Adda Vojtolovskaja venne condannata al confino eterno nella regione di Turuchan, dove venne raggiunta dal marito, lui pure sopravvissuto al gulag. Ancora cinque anni nell’estremo nord, privi entrambi di mezzi di sussistenza, quando, infine, nel 1954 sopravvennero la liberazione e la riabilitazione, con l’obbligo, tuttavia, di residenza a Rostov sul Don. Solo nel 1964 Adda Vojtolosvkaja, che nel frattempo aveva ripreso la propria attività di storica e intrapreso la stesura delle sue memorie, poté ritornare a Leningrado. L’opera consta di quattro volumi, ma solo il primo è stato pubblicato nel 1991, un anno dopo la sua morte. Le sue memorie sono interessanti non solo come testimonianza umana, ma anche perché l’autrice, forte della sua formazione storica, cerca di commentare gli eventi attraverso l’analisi di quel tragico fenomeno che fu lo stalinismo.