Ideologia, progetti e strumenti di realizzazione

 

L’ideologia comunista è, invece, un insieme di principi coerente ed elaborato, che descrive e guida una trasformazione totale della struttura economico-sociale della comunità: essa è umanistica, razionalistica, universalistica, infatti il suo punto di partenza è l’uomo e la sua ragione; essa assume la forma di un credo universale che abbraccia l’intero genere umano. Tale ideologia presuppone la bontà e la perfettibilità dell’uomo, e mira all’instaurazione di una situazione sociale di piena uguaglianza e libertà: in questo quadro la “dittatura del proletariato” e la violenza sono semplici strumenti, necessari ma temporanei, per realizzare lo scopo finale. Infine l’ideologia comunista è rivoluzionaria: si presenta come l’erede degli ideali dell’illuminismo e della rivoluzione francese, ai quali intende dare un effettivo contenuto economico e sociale con una rivoluzione profonda della struttura della società.
Il processo sociale del comunismo non era privo di una sua
razionalità, poiché il suo obbiettivo centrale era la modernizzazione dell’economia e della società sovietiche. I mezzi usati per realizzare questo progetto, tuttavia, erano non solo autoritari e inumani, ma anche profondamente irrazionali (il lavoro forzato, lo sfruttamento “militar-feudale” dei contadini).

Lideologia nazista è un insieme di idee e di miti assai meno coerente ed elaborato, che non prevede né guida una trasformazione totale della struttura economica-sociale della comunità. Essa è organicistica, irrazionalistica e anti-universalistica: il suo punto di partenza è la razza, concepita come un’entità assolutamente superiore agli uomini singoli; ed essa assume perciò la forma di un credo razzistico che tratta sprezzantemente l’idea etica dell’unità del genere umano. L’ideologia nazista presuppone la corruzione dell’uomo, e mira all’instaurazione del dominio assoluto di una razza sopra tutte le altre: la dittatura e la violenza sono principi di governo permanenti, indispensabili per tenere soggette o per liquidare le razze inferiori. Infine l’ideologia nazista è reazionaria: essa è l’erede delle tendenze più estreme del pensiero controrivoluzionario del secolo scorso, nelle sue componenti irrazionalistiche, razziste e radicalmente antidemocratiche.
Nel nazismo, la contraddizione stridente era quella tra la
“razionalità” dei mezzi impiegati e lirrazionalità profonda del fine perseguito: la dominazione della razza ariana, il rimodellamento dell’Europa in base a una gerarchia di tipo razziale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In entrambi i casi il regime usava additare il nemico secondo il meccanismo del “capro espiatorio”, allo scopo di unire il popolo.

 

per la Russia i democratici e i liberali, l’aristocrazia e i contadini arricchiti.

 

Per Hitler nemici erano gli ebrei, che impedivano ai tedeschi di conquistare il loro spazio vitale;