GALILEO GALILEI MATEMATICO E FILOSOFO

 

Nella complessa figura di Galileo Galilei, risulta artificioso tentare di isolare il matematico. E’ interessante vedere come egli si mosse nell’ambiente matematico del suo tempo e come il suddetto ambiente influì su di lui.

Il 1610, con la prima edizione del Sidereus Nuncius, segnò un cambiamento nella vita di Galileo. Dopo aver scoperto i satelliti di Giove, che chiamò stelle medicee in onore dei Medici, Galileo iniziò le trattative con Belisario Vinta, segretario del Gran Duca di Firenze, per il suo rientro dall’Università di Padova (dove aveva trascorso un lungo periodo come lettore di matematica 1592-1610) a Firenze.


Cattedra lignea dall'alto della quale Galileo insegnava
(Palazzo Bo, Padova)

Veduta di un settore della sede universitaria padovana
del Palazzo Bo.

Tra le condizioni richieste da Galileo per il suo trasferimento, oltre all’assenza di obblighi d’insegnamento che avrebbero potuto sottrarre tempo prezioso alla sua attività di ricerca, ci fu quella di potersi fregiare del titolo non solo di Matematico, ma anche di Filosofo del Gran Ducato. Questo titolo gli venne effettivamente assegnato come si può notare sui frontespizi delle sue opere posteriori al 1610; in particolare sul quello del Dialogo sopra i due massimi sistemi Galileo indica se stesso come "Galileo Galilei Linceo Matematico e Filosofo del Gran Ducato di Toscana".

 

 

 

Chi erano i matematici ed i filosofi del tempo? 

In che senso Galileo è un matematico? In che senso è un filosofo?


Primo contratto di lavoro.