L’Italia con il Liceo Galileo Galilei di Trento insieme a UK, Spagna, Slovenia e Finlandia per un progetto biennale di ricerca finanziato dall’UE.
Blending teaching during the Pandemics – Digital Resilience
Ripensare alle metodologie di insegnamento tra sfide del passato e scommesse per il futuro.
"Non tutti i mali vengono per nuocere" recita un vecchio adagio, infatti, in questi due anni passati la pandemia di COVID-19 ha accelerato un profondo cambiamento nel sistema educativo globale, trasformando il modo in cui l'istruzione viene erogata. Il Liceo Galilei per l’Italia, Bennett Memorial Diocesan School per UK, il Ceste per la Spagna, Imatran Yhteislukio per la Finlandia e l’istituto di ricerca edEUcation ltd UK hanno aderito al progetto di ricerca di Erasmus + 'Blending teaching during the Pandemics' - DIGITAL RESILIENCE, promosso e finanziato dall’UE. Nato in risposta all’emergenza COVID, il progetto ha coperto gli anni dal 2021 al 2023 e si è posto lo scopo di riflettere, creare e sperimentare materiali e risorse formative al fine di agevolare lo sviluppo di nuovi approcci di apprendimento sia online che in modalità blended (online e presenza).
Secondo l'UNESCO (https://data.europa.eu/doi/10.2797/1056), la pandemia ha colpito l’81,8% degli studenti a livello globale, a tutti i livelli di istruzione portando alla chiusura totale o parziale dei centri educativi. L’insegnamento si è spostato prima su piattaforme online determinando un aumento fino al 200% nell'uso delle applicazioni educative, poi, con il miglioramento della situazione sanitaria, gli studenti sono gradualmente tornati alle lezioni in presenza. I docenti hanno dovuto, in pochi mesi, reinventare il proprio ruolo e ripensare all'"arte di fare scuola" per dar vita, in molti casi, prima a un modello di insegnamento online per quanto possibile efficace e poi a un modello noto come blended learning (BL), che ha consentito un "parziale" ritorno alla normalità desiderata.
Il progetto presso il Liceo Galilei è stato diretto e coordinato dalla prof.ssa Elizabeth George e ha coinvolto otto insegnanti di vari ambiti disciplinari, N. Dallago - Trasformazioni geometriche (Matematica), B. De Marco/V. Serio – Laboratorio di scrittura creativa (Letteratura italiana), E. George/L. Viola - Digestion and Nutrient absorption (Biologia), N. Pederzolli - Fair play (Scienze motorie e sportive), A. Valitutti - Gamified Teaching in a Virtual Environment (Intelligenza artificiale), N. Zuin - Introducing Plato’s theory of knowledge (filosofia). Nei due anni i docenti coinvolti hanno preparato e sperimentato dei moduli per l’apprendimento online e BL volti a coinvolgere il più possibile gli studenti mettendo a punto strategie, in parte, comuni a tutte le discipline, in parte, specifiche della singola materia o asse disciplinare (alcuni docenti hanno lavorato a coppie). La situazione di crisi creata nel mondo scolastico dal Covid si è trasformata in una sfida per ripensare e affinare metodologie, risorse e obiettivi didattici, per riflettere sull’apprendimento (su contenuti imprescindibili, competenze e abilità da esercitare), su come motivare i ragazzi a distanza tenendo conto che la soglia di attenzione e concentrazione si riduce ulteriormente, per trovare modalità di verifica autentiche, che valorizzino anche l’apprendimento asincrono creando materiali sempre a disposizione degli studenti. L’obiettivo comune è stato quello di non permettere che gli studenti si estraniassero dalla “realtà classe” e di consentire loro di avere un senso di partecipazione e controllo sull'apprendimento con l’uso di lavori di gruppo, chat room e attività da svolgere in modalità sincrona e asincrona. I materiali saranno presto pubblicati su una piattaforma creata dalla scuola pilota, la Bennett Memorial Diocesan School.
Il nuovo contesto educativo e l'esistenza di nuove crisi sanitarie che determinano situazioni come quella che abbiamo vissuto rendono necessario studiare e comprendere come la pandemia di COVID-19 abbia influenzato il quadro educativo, nonché le sue implicazioni scolastiche (prestazioni, costi e qualità dell'insegnamento). Ciò consentirà, in primo luogo, di determinare la reale fattibilità di questo modello didattico in termini educativi e organizzativi e, di conseguenza, di sviluppare misure e politiche che ne favoriscano il corretto funzionamento in futuro.
S.V.