Liceo Scientifico Galileo Galilei

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Sabato 18 maggio al Sanbapolis si sono chiusi in bellezza i festeggiamenti per il centenario del Liceo scientifico Galileo Galilei

La scuola è il luogo in cui le intelligenze sono a disposizione e a vantaggio di tutti. Questo è il messaggio forte e chiaro che i ragazzi del Liceo Galilei hanno voluto dare sabato 18 maggio nella serata conclusiva dei festeggiamenti per i cento anni del prestigioso liceo trentino presso il teatro Sanbapolis.
Asia, Emilio, Francesco, Lara, Michelangelo e Tommaso, con la guida magistrale del giornalista Andrea Selva, hanno condotto un piacevolissimo e coinvolgente spettacolo sulle intelligenze tra numeri di giocoleria, intermezzi musicali, una lezione semiseria sul “grafico della stupidità” di Carlo Cipolla, videointerviste a studenti. Ci sono stati momenti di spessore scientifico grazie agli interventi della biologa Michela Denti. prof.ssa associata del CIBIO, del dott. Giuseppe Jurman, capo dell’unità Data Science for Health di FBK, della prof.ssa Paola Venuti, prorettrice alla didattica dell'Università di Trento, psicologa e psicoterapeuta, di Annely Zeni, docente di storia della musica, e anche la voce della migliore imprenditoria trentina con Fausto Manzana, presidente di Confindustria e padre di GPI informatica.
E non è finita qui: tra gli ospiti d’onore non poteva mancare lei, la star del momento nel campo delle intelligenze, AI, l’intelligenza artificiale che i ragazzi hanno invitato a rispondere alle domande della serata: cos’è l’intelligenza? Cos’è la stupidità? Chi sono le persone intelligenti e quelle stupide? Due ore di spettacolo a ritmo serrato in cui il pubblico in sala, anche quello dei giovanissimi, non ha avuto modo di annoiarsi, e nella seconda metà della serata, è stato invitato a condividere la propria definizione di intelligenza con un sondaggio su QR code.
Cosa ci ha lasciato questa serata? La dimostrazione, non solo a parole ma anche a fatti, che l’intelligenza non è un concetto univoco e assoluto come non lo è il suo contrario, la stupidità. Ci sono tanti tipi di intelligenza di cui ognuno di noi ha ricevuto in dono un assortimento e una combinazione differente. Essere intelligenti è la capacità di risolvere problemi e creare relazioni, di apprendere dalle proprie esperienze, è spirito di adattamento come quello dell’uomo dal multiforme ingegno del celebre poema omerico, ma soprattutto è la capacità di saper creare un vantaggio per sé e per gli altri. Così le azioni stupide sono quelle che danneggiano sé stessi e gli altri, che ci tengono ancorati alla fissità e alla staticità. E non basta.
L’intelligenza è essere creativi e soprattutto saper ascoltare gli altri ed entrare in empatia con loro. “È l’ambiente – ha sottolineato la prof.ssa Venuti – che dà agli individui fin dall’infanzia gli stimoli necessari a sviluppare le varie intelligenze.” La scuola, perciò, come le altre agenzie formative ed educative, ha un ruolo fondamentale nel conoscere e valorizzare le potenzialità dei giovani. E il Galilei con lo spettacolo realizzato ieri sera direi che ha raggiunto appieno questo obiettivo.
La serata è stata dedicata a Matteo Lorenzi, studente galileiano tragicamente venuto a mancare pochi giorni fa.

S.V.

18 maggio 2024

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