William Shakespeare
“Dammi da bere della
Mandragora, perché io possa dormire durante il lungo tempo in cui il mio Antonio non ci sarà”
(Antonio e Cleopatra, a.I,sc.V)
“Abbiamo mangiato la radice malefica che incatena la mente?”
(Macbeth, a. I, sc. III)
“Né papavero né Mandragora né tutti i sonniferi del mondo potranno mai renderti il dolce sonno che ieri godevi”
(Otello, a. III, sc. III)
“E quella grida che paiono di Mandragora divelle dalla terra
e che farebbero impazzire i vivi”
(Romeo e Giulietta, a.IV, sc. III)